Popolare di Bari, D'Alberto: "Nessuno pensi di lasciare indietro i dipendenti Tercas". Si parla di 800 esuberi

TERAMO – Nessuno dimentichi Banca Tercas nella trattativa sul futuro della Banca Popolare di Bari. Lo sostiene il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, che questa mattina ha convocato un tavolo istituzionale con i sindacati per fare il punto della situazione, alla luce anche del decreto con cui il Governo ha stanziato 900 milioni per tamponare l’emorragia finanziaria, in previsione della costituzione di una banca di investimenti. "Noi siamo pienamente dentro questa partita – ha detto D’Alberto – che geograficamente forse qualcuno vuole giocare troppo lontano da noi. C’è qualcuno che vuole cancellare un pregresso, come se volesse giustificare la crisi attuale con il peso delle acquisizioni di Tercas e Caripe. Non è così. Mi aspetto una linea congiunta che possa tenere insieme le forze sindacali, le istituzioni e ovviamente i risparmiatori, perché soltanto un’azione sinergica potrà far sentire la nostra voce".  Mentre si prla di 800 esuberi sugli oltre 2.700 dipendenti, secondo Mauro Cirilli, della First Cisl, "un commissariamento non è un disastro, bensì il passggio della gestione di una banca nelle mani di Bankitalia. Il nostro territorio rischia meno rispetto a quanto accadde per Banca Tercas perché non abbiamo azionisti o obbligazionisti, che potrebbero accollarsi il rischio più grosso, contrariamente alle zone come la Puglia e la Basilicata. Per quanto riguarda gli esuberi, in ogni crisi c’è sempre questo numeretto che va gestito tenendo presente anche quegli strumenti interni che prevedono fuoriuscite senza troppi danni per nessuno. E’ però troppo presto per parlare di questo: al momento. il decreto del Governo è servito per mettere in sicurezza la Banca. Quello che uscirà dal ragionamento su eventuali chiusura di filiali o sui dipendenti in esubero andrà gestito insieme ai sindacati che fortunatamente si ritrovano tutti uniti e che penseranno a tutelare gli interessi dei lavoratori, sia quelli che resteranno che quelli che dovessero andare via". "Siamo agli inizi – ha aggiunto invece il sindaco di Teramo -, sono in costante con il sindaco Decaro e con le forze di governo che devono sentire forte un senso di responsabilità, che deve andare al di la dei giochi politici o dei ricatti di bassa lega".